Nella foresta del Madagascar vive Oliver, un piccolo lemure che possiede una fervida immaginazione. È un animale notturno, ma… ha paura del buio, e si vergogna a confessarlo alla mamma e alla sua comunità.
Anche il picchio Pero è speciale e tra i due nasce una vera amicizia che aiuterà entrambi ad affrontare le piccole, grandi difficoltà della crescita.

Un albo apparentemente semplice e per piccolissimi che contiene in realtà spunti di lavoro intergenerazionale su temi quali la paura di crescere e la conquista dell’autonomia, l’importanza del sogno e della creatività per affrontare gli avvenimenti grandi e piccoli, la notte amica e la paura, la bellezza dell’amicizia e del confronto tra simili.


Le differenze assumono importanza e valore, la vita è presentata con la passione di una grande fiaba. Oliver e il suo amico Pero sono personaggi atipici, diversi dai loro gruppi di appartenenza che dunque si incontrano sul filo di un dialogo a volte parlato, a volte silenzioso ma spesso ironico, attraverso il quale sdrammatizziamo i vissuti complessi che la crescita porta loro ad affrontare.
Nel dialogo-racconto i due escono dallo stereotipo per andare a conoscere il proprio carattere e le proprie speranze.

Dalla quarta di copertina:
“La paura di crescere e la conquista dell’autonomia, il sogno, la notte, l’amicizia, la grande fiaba della vita.”