Immagini e musica
Nel libro non ci sono immagini che rappresentano il volto delle vittime, le
troverete facilmente sul web e alcune foto sono ormai così famose da far
parte della nostra memoria collettiva. Vi invito invece a osservare le
illustrazioni che Marco Paci ha realizzato per questo volume. Provate a
scoprire il significato, l’aspetto che ha voluto sottolineare per ciascuna
storia, senza averla letta.


In appendice una serie di proposte di approfondimento. Sono segnalati film, cortometraggi, videoclip e canzoni. Soprattutto quest’ultime possono essere facilmente ascoltate. Sceglietene una, ascoltate le parole, ballatela, interpretatela, lasciatevi stupire. La musica muove il corpo e anche il cuore.


Una frase su cui riflettere: “La mafia teme più la scuola della giustizia. L’istruzione toglie l’erba sotto
i piedi della cultura mafiosa”.
Nino Caponnetto

Nella prefazione del libro si accenna al concetto di mafiosità, dal quale nessuno di noi è immune. A tutti è capitato di fare una prepotenza o magari semplicemente di far finta di non vederne una: sia che fosse rivolta ad una persona, ad un gruppo, all’opinione, la scelta, i gusti di un estraneo, sia all’ambiente che ci circonda. Fare il bullo è da mafiosi, non avere rispetto per quello che è di tutti è da mafiosi. Si tratta di una parola che usiamo solo in uno specifico contesto, ma la mafiosità sta nelle piccole cose, quelle a cui spesso non diamo importanza e che invece rappresentano il germe di un’idea di prevaricazione e di arroganza più generale.