Presentazione 2014
“… Non è utopia. È forza istintiva e profonda, oggi coperta da chili di condizionamenti: siamo selvatici e abbiamo profondo bisogno di dialogare con la Natura, per prendercene realmente cura e per prenderci cura di noi che le apparteniamo. Selvatichezza, fuga inebriante, richiamo a un sé sconosciuto… molti personaggi letterari rispondono a questo profondo desiderio che ne caratterizza la metamorfosi. Pinocchio scappa dalle mani di Geppetto, appena ha le gambe, Tom molla il pennello e sceglie di vagabondare, Giamburrasca prende un treno caliginoso… Ma anche, nella narrativa contemporanea, Calpurnia, Piccolo albero, Prue di Wildwood indicano il desiderio di relazione con un mondo che ormai ci è quasi totalmente estraneo … Eppure la Natura offre al bambino un sillabario di esperienze irrinunciabili, rutilanti, travolgenti, durante le quali ci si confronta unicamente con se stessi e non con convenzioni sociali: un percorso indispensabile, perché cresca una generazione consapevole di appoggiare i piedi su una Terra con confini precisi e unica per noi, suoi ospiti e non suoi proprietari”.
Emanuela Bussolati, Liberi di essere selvatici